L’esordio di Bruno Dumont spacca il cinema degli anni Novanta: tra Bresson e Pialat, tra piani fissi e paesaggi interiori, “La vie de Jésus” anticipa il razzismo del nuovo millennio e lancia un grande autore, tanto cristallino quanto sconcertante.
L'ultima opera di Apichatpong Weerasethakul riprende le fila di un discorso sulla storia e sull'immaginario, costituendo un nuovo saggio di psicogeografia e antropologia politica