Si è conclusa (Domenica 4 marzo) la seconda edizione dell’Alessandria Film Festival (ALFF), manifestazione che conferma lo sguardo internazionale e la vocazione ad accogliere cinematografie emergenti privilegiando su tutto l’indipendenza produttiva e la libertà di sguardo di giovani cineasti le cui opere si caratterizzano per un’originale impronta stilistica e formale.
La giuria del concorso lungometraggi presieduta da Roberto Lasagna, Laura Viezzoli, e Simone Scafidi ha assegnato il premio Miglior Film a La Vendedora de Fosforos di Alejo Moguillansky (Argentina, 2017), presentato ad Alessandria in anteprima nazionale, Miglior Film Argentino all’ultima edizione del BAFICI (El Buenos Aires Festival Internacional de Cine Independiente) tra i più importanti festival cinematografici dell’America Latina. Il film segue la preparazione, le prove e l’allestimento di un’opera che si ispira a “La piccola fiammiferaia” di Hans Christian Andersen, messa in scena del compositore tedesco Helmut Lachenmann a Buenos Aires nel 2014. “Una raffinata visione poetica del nostro tempo e polifonia densa di riferimenti cinematografici, nelle trame di un racconto filtrato dal punto di vista di quattro personaggi. Tra citazioni a Sergio Leone e a Robert Bresson, la vicenda del rapporto tra un guerrigliero tedesco e una pianista argentina”. Una riflessione sul potere della musica, e della parola, come forma di narrazione e come strumento politico, sulla natura del processo artistico, attraverso uno stile vivido che rimane impresso nella memoria e regala bagliori d’incanto e sorpresa.
Il film Appennino di Emiliano Dante, è stato premiato con una Menzione Speciale della giuria, per “l’originalità con cui il cine-diario sul vissuto di individui nelle terre tormentate dai terremoti diventa tramite di una sottile e preziosa riflessione filosofica, momento di autentica passione civile vissuta con toni intimi e pathos esistenziale. Tra paure, smarrimenti, sogni infranti e nuove scommesse in lande rivissute in un singolare e filosofico silenzio, il volto e la voce di persone che non compaiono nelle cronache stereotipate di un’Italia in lenta ricostruzione; un lirico ma anche ironico racconto sui testimoni del disagio che diventa un’originale riflessione sul senso stesso dell’opera cinematografica”. Ad essersi aggiudicato il premio miglior cortometraggio Cani di razza di Nicoletta e Riccardo Antonaroli, un brillante racconto tragicomico sul mondo senza scrupoli e senza pudore della produzione cinematografica indipendente italiana. Tra i protagonisti presenti durante i tre intensi giorni del festival alcune glorie alessandrine di fama nazionale come gli attori Marta Gastini e Gualtiero Burzi, ma anche altri personaggi illustri come il regista Giuseppe Piccioni, Luca Vecchi dei The Pills e Francesco Pannofino.