Una ricostruzione storica di rara potenza ed efficacia, un racconto seriale che tratta la nazione come corpo psichico collettivo e attraversa versioni diverse del rapporto tra gli individui e il potere, dalla ribellione febbrile e obnubilata all'allucinazione onirica dettata dalla colpa. Marco Bellocchio è ancora il miglior regista italiano vivente.