L’ultimo lungometraggio di Wheatley, molto fedele al romanzo a cui si ispira, è nell’insieme un prodotto modesto, che maschera dietro la buona regia una mancanza d’ambizione narrativa.
Il film di Boyle e Curtis nasce da su un'idea brillante che fa perdonare lo sviluppo narrativo piuttosto debole, sorretto da una colonna sonora d'eccezione che emoziona e ne mette in secondo piano i difetti.