Noir metropolitano in grado di esaltare il genere e raccontare porzioni importanti del reale, a partire dal modo in cui impiega e rende per immagini la città, argomento troppo a lungo disimparato dal nostro cinema e qui, finalmente, vivificato.
La forma del tempo: Valerio Mieli scolpisce il suo secondo film sul turbinio di ricordi e di emozioni dettati dalla memoria. Ne emerge un piccolo gioiello di rara fattura.