Il primo esperimento seriale di Alex Garland affronta quanto già sondato nel suo cinema, ma con un sistema di ingranaggi che intreccia suggestioni science-fiction, teologia e discorso teorico sull'immagine in un risultato persino più convincente.
Kammerspiel ipnotico dove implodono le ossessioni del contemporaneo, s’invertono i rapporti di potere e si consumano lotte di genere, alla ricerca disperata di una propria identità nel mondo.