Giocando dentro e fuori l’installazione “Cloverfield”, J.J. Abrams maneggia body horror, buddy film, zombie, war movie e screwball comedy, creando un insieme bizzarro ed esplosivo.
La premiere HBO sorprende per densità di argomenti e consapevolezza dei temi messi in campo, tra i quali spicca la narrazione digitale del mondo videoludico.
Il tredicesimo capitolo della saga cinquantennale raggiunge l’equilibrio tanto agognato dai film di Abrams e, finalmente, si torna a respirare aria di Star Trek.
L'adattamento televisivo del romanzo di Stephen King seduce lo spettatore con il suo miscuglio di viaggi nel tempo, amori e potenze sovrannaturali, ma perde inesorabilmente al confronto col libro
I freddi algoritmi del calcolo finanziario e l'ironia dissacrante fanno di questo Episodio VII un reboot de facto che rilancia la saga ma perde per strada epica ed emozione.