Bi Gan è il nuovo talento del cinema cinese contemporaneo, e quest’opera seconda sospesa tra genere, espressione estetica e riflessione metalinguistica sul dispositivo lo conferma pienamente.
Orgogliosamente ambizioso, manifestamente tarkovskiano, l’esordio del cinese Bi Gan è una fluttuazione cinematografica onirica e vertiginosa che segna la nascita di un autore.