Fabio e Damiano D'Innocenzo impongono al loro nichilismo adolescenziale il rigore del thriller, e chiudono un ciclo con il loro film migliore. E adesso? Non resta che seppellire i padri, e diventare adulti
Vincitore dell'Orso d'Argento, il film dei D'Innocenzo è un plastico dalla tragedia manifesta, un diorama mostruoso preparato a tavolino con compiaciuto nichilismo da cui non emerge nulla, non nasce nulla. Un cinema sterile.
L'esordio dei fratelli d'Innocenzo è la rappresentazione tombale di un'umanità alla deriva, che chaima in causa i nostri doveri verso le generazioni future.