Lezioncine di (a)morale, nichilismo for dummies, da parte di un regista padrone del mezzo cinematografico ma anche autore sadico, moralista, misantropo.
Nella costruzione di un universo da nerd, il sequel del cult di Fleischer si dimostra totalmente incapace di uscire dal proprio mondo per dialogare con il presente.
Apice produttivo di casa Netflix, la miniserie diretta da Cary Fukunaga manca di profondità e sguardo, quel che resta è un viaggio nell’inconscio di povero di scrittura che spesso sconfina nel banale.
Il presente c’è ma non si vede. Resta ai margini come rimosso di un cinema che nella scelta del musical cerca di cancellare le tracce, senza per questo illudersi che possa bastare