Un film che è l’apice dell’ambizione cinematografica di Zack Snyder, un cinecomic che racconta i pregi e i limiti della contemporaneità audiovisiva e si fa memento della superficiale preparazione della Warner nella guerra contro la Marvel.
Lavorando sui concetti di forma e di transitorietà, il secondo episodio della nuova pentalogia di J.K. Rowling crea un parallelismo tra la magia del mondo di Harry Potter e l'incantesimo delle immagini fisse in movimento.