Guadagnino fa ancora, come se fosse sempre la prima volta, un "critofilm": questa volta l'oggetto in analisi è il paesaggio americano degli anni 80, ricettacolo di rimossi culturali e teatro di spettri che attendono solo forma corporea.
Nel biodrama dedicato a Shirley Jackson, Decker inverte i termini della biografia, sfruttando un episodio fittizio per dar vita alla scrittrice e indagare il processo creativo.