A James Mangold non interessa tanto l’amore, quanto l’impegno e la necessità dello stare insieme. Il suo è un cinema adulto sulla coppia e sulla sua messa in scena.
Affiancato di nuovo da Scott Z. Burns, Soderbergh prosegue il suo cinema insurrezionalista e mette in piedi una giostra metacinematografica capace di unire in modo esilarante riflessione teorica, impegno liberal e ricostruzione giornalistica.