Old Cinema – Bologna Melodrama

Bologna città di cinema, città del DAMS per eccellenza, città della famosa L’Immagine ritrovata – Cineteca di Bologna, realtà rivoluzionaria che con i tempi dannatamente disastrosi che corrono in fatto di finanziamenti, resiste regalandoci ogni anno capolavori cinematografici dimenticati e/o recuperati. Bologna decolorata, sgranata, invecchiata. Bologna con gli occhi da un’altra parte, con i ricordi che affiorano sulle monosala cittadine alla fine della seconda guerra, dove finalmente si potevano ammirare i capolavori atterrati direttamente da Hollywood, che già nel 1935 facevano proseliti oltreoceano, e dove da noi, in Italia, si poterono ammirare solo dopo la Liberazione, che a Bologna si celebrò il 21 aprile del 1945.

Gli occhi del regista Davide Rizzo seguono quelli di chi ha visto quella piccola rivoluzione, questa infanzia dove per pochi spiccioli, a volte neanche quelli, si poteva stare al calduccio, dal primo pomeriggio fino a sera, ad ammirare due anche tre volte lo stesso film, diverso dai soliti Stanlio & Ollio mandati fino ad allora. All’uscita una sensazione straniante: la vita. Si va per centri anziani, durante i sessanta minuti di Old Cinema – Bologna Melodrama, in concorso al viaEmili@DocFest di quest’anno; si scava dentro e si restituisce un racconto della fine dei cinema del centro, a causa anche dell’avvento della televisione, a tratti retorico, dove non sempre i cassetti mentali sono ben ordinati e gli oggetti al loro interno messi in una successione logica. A tratti sembra di essere sull’onda Cinico TV di Ciprì&Maresco, con le domande all’anziano di turno urlate fuori campo dal regista, e le risposte dimesse dell’intervistato. Ma ciò che viene ancora di più da domandarsi è il motivo di tale indagine storiografica da parte del regista. Se si voleva cantare il bel tempo che fu dei cinema monosala e di ciò che succedeva al loro interno, e di un imbarbarimento del campo da parte dei Multisala – che chi scrive comunque disprezza come un non-luogo del cinema – Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore non aveva già detto il dicibile sull’argomento?

Autore: Fabio Ernetti
Pubblicato il 02/03/2015

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