Fondamentalmente questa è una storia semplice. Magari banale, ma sulla quale, in altri tempi, ci avrebbero ricamato a dovere. Invece oggi, chissà perché, questa storia semplice, piccola, riservata è pergiunta nascosta. O forse ignorata: è il 1965 quando a New York l’Olivetti presenta quasi in sordina la sua “Programma101?, che diverrà poi un successo clamoroso tanto da essere definito il primo personal computer della storia. Ma procediamo con ordine e facciamo un piccolo passo indietro…
All’incirca due anni prima, Ivrea-Torino. I signori Pier Giorgio Perotto, Giovanni De Sandre e Gastone Garziera, all’epoca progettisti dell’Olivetti, stanno lavorando su di un progetto al quale nessuno – eccetto loro – crede. In quei tempi così remoti la tecnologia era ben altra cosa. il concetto di informatica era sconosciuto ai più, le macchine elettroniche quasi spaventavano al pensiero la gente, e i calcolatori elettronici erano grandi quanto una stanza e si contavano sulle dita di una mano. I nostri tre bei moschettieri hanno le idee chiare: costruire un computer “da tavolo”, ovvero una macchina che possa realmente arrivare alla gente, che possa essere diffusa su larga scala e che tutti potrebbero comodamente avere in casa, o in ufficio. Lavorando senza che gli alti vertici credessero minimamente nel loro progetto, e con le tecnologie dell’epoca non ancora avanzate come oggi, il risultato fu un successo mondiale. Vennero venduti circa 44.000 esemplari, di cui il 90% negli Usa. Governi e forze militari di tutto il mondo se ne servirono. La Nasa – ad esempio – se ne servì per la missione sulla Luna. L’idea, seppur semplice, era di quelle destinate a cambiare il mondo. Olivetti però non credette mai realmente nel progetto tanto che pochi anni dopo l’HP uscì sul mercato con un nuova macchina ancora più potente, ma che dovette comunque risarcire l’industria italiana – con 900.000 dollari dell’epoca – per aver “copiato” il progetto. Progetto-brevetto che la società d’Ivrea acquistò dai tre allegri moschettieri per un solo dollaro (simbolico).
La storia della Programma101 è forse una storia d’altri tempi. Una storia semplice…come già detto. Linee e contorni degli anni del boom, linee e contorni di passione, di idee, di persone. Un’altra epoca, di sicuro ben diversa da oggi. Con altri obiettivi, altre prospettive, altri sogni. Il documentario Quando Olivetti inventò il PC per la regia di Alessandro Bernard e Paolo Ceretto narra la storia qui sopra raccontata, prodotto dalla Zenit Arti Audiovisive di Torino, in collaborazione con Franti Nisi Masa e Docabout e con il sostegno di Piemonte Doc Film Fund e Media Programme.
Il film, con piglio non eccessivamente didattico, raggiunge il suo scopo sociale di divulgare approfonditamente grazie anche ai contributi di varie persone coinvolte oltreché numerosi contributi filmati dell’epoca. Storie persone e intrecci sicuramente di un’altra epoca, quando passione e sentimento ti spingevano fino al raggiungimento di un risultato che per i più…era semplice follia.