Una lucida riflessione sullo stato di salute dell’immagine nell’MCU, ma anche, sottotraccia, il riflesso ambiguo di un panorama opprimente, in cui il cinema appare sempre più laboratoriale e sintetizzato dal lato oscuro dell’algoritmo.
Un noir losangelino che indaga lo strano e l’assurdo che si agita sotto la collina di Hollywood, dove il mistero, che permea il genere classico, entra in cortocircuito con il surreale e le superfici patinate del grande vuoto su cui si erge la cultura pop contemporanea.
Scorsese parte dalle coordinate storiche del Seicento ma realizza un'autobiografia spirituale, dando forma al suo travaglio interiore di uomo del Novecento.