"Il cinema è la morte al lavoro sul corpo degli attori", ovvero un film magnifico e terrorizzante sul tempo come fine ma anche guarigione.

Un cinema apolide, senza fissa dimora, che attraversa confini, registri e generi diversi

Ema è un’opera schizofrenica che sogna una libertà che non conosce e che non sa darsi.

Remake dell'omonimo film israeliano, l'esordio di Sara Colangelo è un confronto diretto e convincente con i temi dell'infanzia e della poesia.

Attorno al corpo di Evita Perón, Pablo Agüero costruisce un film foucaultiano sul rapporto tra il potere e il corpo del Sacro.