Lezioncine di (a)morale, nichilismo for dummies, da parte di un regista padrone del mezzo cinematografico ma anche autore sadico, moralista, misantropo.
L'ultimo cortometraggio del greco Lanthimos è una raggelante e straniante riflessione sul senso (precario, incerto) dell’identità, dove la routine quotidiana del protagonista si infrange di fronte all'assurdo.
Lanthimos si avvicina a Kubrick con un approccio quasi duplicante, ma per il regista greco personaggi e modelli sono solo pedine, (s)oggetti da osservare clinicamente attraverso la macchina da presa.