L'adattamento di Jami O'Brien e Joe Hill dell'omonimo romanzo del secondo prova a configurare una storia di formazione attraverso i codici del genere horror: la pigrizia dell'impianto formale e narrativo però azzoppa la riduzione.
Soderbergh torna a girare con l'Iphone e si muove in piena indipendenza, parla di basket ma pensa al cinema, impegnato da sempre in un 1 vs 1 contro "the game on the top of the game".