L’uomo è un incrocio di sguardi, e Kore'eda non fa altro che raccontare l’altro da sé, la fame di punti di riferimento da parte dell’identità sotto scacco.
Irritante a tratti, ipnotico e visionario in altri, Noah è un carme in morte del cinema epico che ancora si considerava classico e che, oggi, possiamo solo contemplare da lontano, con giocoso scetticismo