Un film Sci-Fi che sembra uscire da un sogno anni ‘50 di famiglia atomica andato a male, trasformato in incubo contemporaneo sulla natura perversa e aliena del mercato immobiliare.
Nella costruzione di un universo da nerd, il sequel del cult di Fleischer si dimostra totalmente incapace di uscire dal proprio mondo per dialogare con il presente.
Un film terrigno e pesante che aspira al volo ma rimane costretto a terra, soffocato da doveri produttivi e da un’impalcatura narrativa non solo strabordante ma anche sciatta e approssimata.
Un dramma dagli echi dostoevskiani dove all’elaborazione di una tragedia inaspettata si accompagna il progressivo slittamento in un mondo notturno da incubo.