Dopo l'avanguardia dell'ottavo episodio, l'immaginario mitico di Twin Peaks si concretizza su un navigatore digitale, il luogo poetico collima nella sua controparte digitale.
La terza annata della creatura di Noah Hawley conferma tutte le qualità cui ci ha abituato in passato e rilancia una riflessione sul rapporto verità/finzione attraverso le maglie della favola morale.
Anziché sovrabbondare di trame e personaggi la serie di Lindelof e Perrotta si esercita nella pratica della sottrazione regalandoci uno dei momenti più intimi e personali della televisione recente.
La serie tratta dal romanzo di Neil Gaiman è un viaggio fantasmagorico nelle radici della fede e un'entusiasmante allegoria dell'America contemporanea.
I primi quattro episodi del nuovo Twin Peaks sono l'avvertimento che sarà presto necessario ripensare del tutto il concetto di sperimentazione in televisione.
La serie Netflix di Brian Yorkey è un potente racconto morale a tesi, da cui emerge una fotografia scomoda e preziosa sulle difficoltà adolescenziali troppo spesso ignorate dal mondo adulto.