Dossier Giovanni Cioni / Dal Profondo
Alla scoperta del cinema del reale di Giovanni Cioni.
«La realtà che il cinema riproduce a volontà e che organizza è la realtà del mondo nel quale siamo inclusi, è il continuum sensibile di cui la pellicola riprende una sagoma insieme spaziale e temporale.»
André Bazin – Che cosa è il cinema?
Racconti e testimonianze dalla profondità di un realtà includente, che tutti noi abitiamo, in frammenti spaziotemporali da racchiudere in una forma documentaristica di luce impressa, di esistenza reale raccontata, di umanità narrata. Il cinema di Giovanni Cioni è una dedica all’Uomo, all’umanità che avanza nei racconti, immersa nel presente e nel ricordo del testimone, al dialogo attraverso il quale poter condividere esperienze, riconoscersi nel vissuto degli altri, diventando ognuno il testimone della storia che gli viene narrata; interpretando il ruolo dell’Altro da se’, indossando i suoi abiti ed in lui riconoscere qualcosa di Noi. Un cinema che si rivolge allo spettatore includendolo nel dialogo e nell’emozione che genera, uno sguardo limpido oltre il fuoricampo del reale, attraverso i racconti di tanti Ulisse di ritorno da realtà alla deriva, trascinati dalle proprie esperienze umane al racconto delle proprie avventure. I film di Cioni sono viaggi iniziatici che si generano da impressioni per poi trasformarsi in passaggi, in cinema, attraverso il dialogo dell’esperienza partecipativa e la necessità di vivere i propri film. L’esperienza collettiva ed attiva del suo realizzarsi include luoghi di passaggio, condivisioni umane, su rotte di navigazione che tendono verso terre incognite, da documentare e svelare. La scoperta, la conoscenza, la dedica, il racconto, la condivisione, il reale che Cioni riprende naviga su queste rotte, tirando a se reti piene di storie, narrati umani ed epici, evocativi di una realtà tanto reale quanto mitica, come canti che tracciano il filo nel labirinto di una realtà che non si vede ma che è presente, echi di storie dal fuoricampo e dal fuoritempo.
Aiutati dalla disponibilità a noi concessa dal regista, PointBlank ha voluto dedicare a lui un dossier che ripercorresse la sua intera filmografia, presentando un lavoro omogeneo di analisi del suo cinema. Saremo inizialmente introdotti da un’introduzione che, spaziando tra la totalità delle opere, trovi e conceda al lettore un invito al viaggio per iniziare a perdersi nella realtà e nel cinema del regista, partendo da quelle spiagge ubicate alla deriva del reale. Le opere del primo periodo belga dell’autore saranno esaminate nel successivo articolo, Oltre il vero al di là del falso, momento di riflessione dove la fantasia si mescola alla realtà generando un magico realismo narrativo, carattere riscontrato in queste sue iniziali opere cinematografiche. Realtà e fantasia sono il terreno giusto per Gli Intrepidi, opera nata dal laboratorio Uccellacci ed inserita nella rassegna Cinema Corsaro dedicata alla figura di Emilio Salgari, opera trattata attraverso una chiave di lettura monografica nell’articolo L’immaginazione degli Intrepidi.
Successivamente, Arianna Pagliara, ci inizierà all’analisi del rapporto tra Cioni e la città di Napoli, manifestato nei suoi due lavori, Prima di Napoli e In Purgatorio, attraverso una lettura che indaga sorreggendosi in bilico tra documentarismo e poesia, intrecciando presente e passato, sogno e realtà, spingendo la lettura del suo cinema Verso un’antropologia poetica. La resistenza all’esistenza, luogo deputato per accogliere e custodire le memorie del sopravvissuto, principio cardine di opere come Nous/Autres e Per Ulisse, verranno analizzate ed incluse dalla stessa Pagliara nell’articolo Resistere. Concluderemo il percorso con l’analisi monografica de Dal Ritorno, opera in concorso all’ultima edizione del Cinéma du Réel, e struggente documentario dedicato a Silvano Lippi, sopravvissuto ai campi di concentramento dell’Egeo, dell’Austria e della Germania; un film-intervista che si nutre della parola per raccontare, attraverso lucide immagini mentali conservate nella memoria, l’agghiacciante esperienza vissuta nel campo di concentramento di Mauthausen.
A coronamento del viaggio il nostro percorso si concluderà con un’ampia intervista all’autore ricca di interessanti spunti di riflessione, un’intervista a 360°, sulle sue opere, sul suo cinema e sul cinema in generale.
Non c’è miglior modo di iniziare la lettura del nostro dossier se non attraverso la stesse parole dell\'autore, recuperate in un breve estratto dalla nostra intervista. «..sono momenti che ti fermano, ti trasportano altrove, dove comincerebbe un’altra storia. E in un certo senso, tutto il dispositivo che crei, la narrazione, i romanzi immaginati, ti servono per prepararti a cogliere queste epifanie del reale.» Buona lettura.