Kristina
Un docu-fiction insolito, racconta i conflitti di una sex worker serba. TFF40 in concorso lungometraggi.
Tra documentario e finzione, il film di Nikola Spasić - nella sezione lungometraggi del TFF 40 - racconta la quotidianità di una sex worker transgender, Kristina.
Inquadrature pittoriche, cura nella messa in scena e nei dettagli: il regista si lascia ispirare da Seurat, Degas, Manet, e studia la protagonista che resta sfuggente ed enigmatica. Kristina riceve i suoi clienti che seguono le sue regole (niente scarpe in casa e doccia prima del rapporto), vive in una casa che le assomiglia - per cura ed estro - ma è molto in conflitto con sé stessa. Attraverso una serie di incontri casuali con Marko (l’uomo che vorrebbe con sé) e le sedute di psicoterapia, il film esplora il rapporto di Kristina con la religione e come si intreccia con la sua carriera.
Kristina è di fatto un melò che, mettendo in risalto la composizione con cromature e tableaux vivants, narra il dissidio interiore della donna. Kristina si racconta eppure resta sempre inafferrabile, ha pochi amici accanto che intervalla ai clienti ed è alla disperata ricerca di una risposta che non sa sé trovare nella religione o dentro di sé. Il controllo che sembra averla portata a essere quella che vediamo oggi (indipendente, benestante, fredda), inizia a venire meno nel momento in cui parla della sua famiglia, lontana sentimentalmente poiché molto religiosa e contraria alla transizione. Quello di Spasić è un ritratto insolito e originale per portare sullo schermo la vita di una sex worker transgender; il film infatti si concentra più sui suoi conflitti personali che sulle questioni sociali. Nel momento in cui la donna si innamora di Marko - da cui è iconograficamente attratta poiché lavora in un monastero isolato - viene delusa e torna al suo rigore. La sua compostezza però la rende un personaggio magnetico ma anche emotivamente inerte per gran parte del film. Significative infatti le sedute dall’analista: una terapia di regressione della vita passata piuttosto che un'esplorazione della sua stessa storia.
Nonostante l’approccio freddo, Kristina è un film che comunque lascia un suo segno, un'esplorazione diversa che, a suo modo, può arrivare al cuore.