Fresh
Film d'esordio di Mimi Cave disponibile su Disney Plus, Fresh è un horror a tematica sociale che lascia un po' delusi
Conoscere qualcuno oggi, nel mondo reale, è diventato sempre più raro e Noa (Daisy Edgar-Jones) lo sa bene dopo i fallimentari appuntamenti tramite le app di incontri, le dick pic non richieste e le asfissianti situazioni di imbarazzo. Quando però in un supermercato si imbatte in Steve (Sebastian Stan), per la ragazza sembra ancora che una via d’uscita al noioso scrollare dei profili possa esistere.
Noa e Steve iniziano una relazione, prima ancora dei titoli di testa che arrivano a circa mezz’ora dall’inizio, intanto il vero film comincia.
Steve non è quello che sembrava ma Noa si fida subito di lui e partono per un week-end fuori porta, nonostante gli avvertimenti dell’amica Mollie insospettita dall’assenza sui social (ormai una macchia della contemporaneità). Il giovane dottore inganna Noa, la droga e rivela di essere il fornitore di carne umana per potenti ricchi. Tette, culi, arti, vengono asportati dalle giovani ragazze tenute segregate fino a farle morire. Perché la carne fresca è molto meglio.
Opera prima di Mimi Cave, presentata al Sundance 2022, Fresh è una commedia horror, un po’ body, un po’ splatter e con un messaggio femminista, che diverte ma non sorprende.
Dettagli inquietanti come gli indugi su cibo, bocca o masticazione sono sparsi nella prima mezz’ora romance del film che preannunciano qualcosa di inquietante come il cannibalismo. Un orrore che vuole dirci qualcosa di più: un mondo dove le dinamiche di mascolinità tossica si appropriano costantemente del corpo delle donne e, come accade in Get Out di Jordan Peele, il b-movie diventa solo il mezzo per un racconto più ampio sulla società. Steve è infatti solo la punta dell’iceberg di quella fetta di società privilegiata che può letteralmente comprare i corpi per possederli, mangiandoli, tra discorso sul post-capitalismo e dinamiche di potere nelle relazioni, radicate nella costruzione patriarcale della società.
La protagonista però capisce il punto debole del suo aguzzino e intavola un amore tossico fingendo una sorta di sindrome di Stoccolma con lo scopo di liberarsi e salvare le altre ragazze. Fa credere a Steve di voler prendere il posto della moglie Ann (personaggio più complesso e interessante del film) - a riprova che quel tipo di maschio ha bisogno di sottomettere le donne intorno per piegare al suo volere - e inverte i ruoli di dominio.
Noa allora diventa la nostra eroina, la final girl che riuscirà a salvare e vendicare le altre ragazze? Per quanto curato nei minimi dettagli, grottesco e sicuramente con un forte messaggio sociale, Fresh non va oltre il buon compito di una serie di horror contemporanei, tutto è estremamente al posto giusto e quel disgusto nel guardare chi mangia carne umana non riesce a creare una tensione tale da suscitare un orrore ben più profondo. Assolto il buon compito dell’horror sociale, Fresh non inquieta come dovrebbe e si perde nel ricercare atmosfere malsane o stranianti in un manierismo che fa dimenticare il discorso di fondo.