Undone

di Raphael Bob-Waksberg Kate Purdy Hisko Hulsing

Dai creatori di BoJack Horseman, la nuova serie animata di Amazon Prime Video è un viaggio in rotoscope tra il passato e il presente di Alma. Una storia con un finale tutto da scrivere.

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«Ho ventotto anni e la mia vita è tutta qui?».
Undone inizia così, come il più classico viaggio dell’eroe. Una vita normale, apparentemente sempre uguale, di una ragazza come tante. Eppure a guardare bene c’è già qualcosa di insolito in Alma (Rosa Salazar): la mattina, quando si prepara, indossa il ricevitore esterno di un impianto cocleare. Alma è sorda.
Nel corso del primo episodio scopriamo che suo padre (Bob Odenkirk) è morto in un incidente stradale. E la storia sembra ripetersi quando Alma attraversa un incrocio con la sua auto senza fermarsi allo stop e va a sbattere. Risvegliatasi dal coma, niente sarà come prima: in seguito all’incidente Alma riesce sviluppare poteri sovrannaturali che le permettono di parlare con suo padre, il quale le chiede di usare il suo dono per tornare indietro nel tempo e salvargli la vita. Alma inizia così un viaggio tra le varie realtà possibili, quelle che sono, quelle che saranno e quelle che potrebbero essere. Ma sopratutto, inizia un viaggio tra le realtà che le sono state raccontate e le verità sul suo passato che le sono state nascoste.

Undone è realizzata in rotoscope, una tecnica che combina animazione e riprese dal vero. Ideata da Raphael Bob-Waksberg e Kate Purdy, rispettivamente creatore e sceneggiatrice di BoJack Horseman, Undone era stata pensata per essere girata come una serie normale, con effetti speciali e attori in carne e ossa, ma i suoi autori hanno pensato che l’animazione avrebbe reso più fluidi i salti temporali e i “viaggi” di Alma e suo padre. Il mix tra animazione e messa in scena tradizionale funziona perché è il riflesso della storia che vuole raccontare: un mix tra fantasy e melò, romanzo di formazione e la storia di una super eroina.

Il suo essere incastrato tra vari generi, proprio come la sua protagonista, è il vero punto di forza di questa serie che può essere amata sia da chi preferisce racconti più tradizionali, sia dagli appassionati dell’animazione che da quelli del fantasy. La forza di Undone è certamente la sua scrittura, che poggia su un impianto solido e classico ma si intreccia con suggestioni più moderne e contemporanee. Questa serie è, innanzitutto, una saga familiare al femminile dove tre donne, Alma, la sorella Becca (Angelique Cabral) e la madre Camila (Constance Marie) costruiscono ciascuna la propria vita attorno a un’assenza, quella del padre. Kate Purdy, creatrice e sceneggiatrice della serie, aveva già dato prova di riuscire a costruire personaggi femminili affascinanti e complessi in BoJack Horseman: chi ha amato la serie Netflix non farà fatica a riconoscere in Alma alcune caratteristiche di Diane. E anche qui, come in BoJack Horseman, tutto si muove in equilibrio sopra la follia: chi è pazzo, chi viene considerato tale o chi attorno a lui non si accorge che la realtà non è una sola? Ma Undone ricorda anche Fleabag, la serie BBC di Phoebe Waller-Bridge recentemente premiata con l’Emmy nella categoria comedy. Anche qui abbiamo una protagonista alle prese con un lutto, una storia classica (il romanzo di formazione, la saga familiare)  e un linguaggio visivo sperimentale e mai banale.

Undone si lascia guardare e riguardare, non solo per la complessità e la ricercatezza della storia e la caratterizzazione dei personaggi così riuscita, ma anche per la bellezza delle immagini in rotoscope che in effetti garantiscono la fluidità tra realtà e fantasia ricercata dai suoi autori. Una serie contemporanea che parla alla generazione dei 30-40enni e che è già un piccolo cult, che spazia tra i generi e piace a chi cerca di un linguaggio visivo originale. Ma anche una storia con un finale aperto che magari lascerà spazio a una seconda stagione. E che forse ci dice qualcosa che nella serie viene più volte accennata: non si sfugge al proprio destino. Non importa quanto tu possa scappare lontano, che sia nella prateria di un deserto o in una galassia lontana. Non si sfugge dal proprio destino perché non si sfugge da sé stessi. E il nostro futuro è scritto nel nostro passato.

Autore: Maria Cafagna
Pubblicato il 01/10/2019
USA 2019
Durata: 1 stagione da 8 episodi

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