Karolina Bregula chiude il concorso del 55° Pesaro Film Festival con una cupa riflessione politica sul ruolo dell'arte nella società, tra film di finzione e installazione contemporanea.
Tramite il racconto corale di un brutale omicidio di mafia, Massimiliano Pacifico tenta di penetrare nelle contraddizioni emotive di un ambiente sociale allo sbaraglio.
Il ruolo della memoria di fronte alla precarietà dell’esistenza è ancora una volta al centro dell’opera di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani, qui alle prese con una materia cinematografica in continua mutazione, in fuga da un genere all'altro
Tra frammenti in stile homevideo e riprese ad alta risoluzione, la regista cilena Camila José Donoso ripercorre liberamente la storia di famiglia ricongiungendosi con quella, passata e presente, del suo Paese.
Il Brasile contemporaneo come messa in scena impossibile. Come canzone che non si riesce a intonare. Come flusso di coscienza nel caos politico e nel mistero di un paese in tumulto, sulle tracce del fantasma di Carmen Miranda. Un film politico e poetico.