Rick Rosenthal protrae il piacere dell’attesa della notte di Halloween girando il miglior sequel possibile della saga: uno slasher notturno, sadico e adrenalinico che porta alle estreme conseguenze il discorso iniziato da Carpenter negli anni settanta
Il passaggio dall’American Dream all’American Nightmare e la nascita del New Horror in un documentario di grande impatto, con molti pregi tattici, ma strategicamente incompiuto.
Il film di Mitchell traccia una fenomenologia dell’horror post-carpenteriano, dove vige un clima di radicale sospetto nei confronti di tutto ciò che è altro.
Gli anni ’80 di It Follows non esistono: il film di Mitchell si svolge fuori dal tempo, in un eterno presente, perché questo è lo spazio metatestuale in cui vive l’horror americano contemporaneo.