Omaggio canadese a "La cosa" di Carpenter: stessi elementi narrativi in una messa in scena volutamente anti-emotiva, che privilegia l’indagine fenomenologica dell’orrore.

L'esordio di Michael O’Shea rilegge l'archetipo vampiresco del cinema horror rilanciandone la forza politica ed eversiva.

Dove altri registi - prima di lui - hanno fallito, Marc Meyers riesce nella sua missione di raccontare la “metamorfosi” del Cannibale di Milwaukee

Il piccolo, silenzioso horror di Krasinski gioca sulla specificità di un intero genere, mettendo in scena un mondo senza suoni né parole.

Il film sintetico di Duncan Jones per Netflix

Muse, streghe e trasposizioni cinematografiche, il ritorno di Balagueró alla regia è un film affascinante ma poco calibrato

Le dinamiche sociali odierne rilette in chiave horror, ovvero, come il turbocapitalismo contemporaneo non sia altro che uno slasher su larga scala

Brian Taylor tona con un film-giocattolo, irriverente e dissacrante

Il nuovo horror di Paco Plaza si adagia tra i sicuri confini del film spiritico e di possessione senza particolari guizzi inventivi.

Prima di Brawl in Cell Block 99, e prima ancora di Bone Tomahawk, la penna di Steven Craig Zahler aveva dato forma alla follia criminale