Lo sciatto e svogliato film di Alfredson è un esempio lampante di come non basti un buon cast e un ottimo soggetto per fare cinema di genere che abbia un valore. Serve stile.
Nel nuovo capolavoro di Alexander Sokurov, il Louvre, arca francese presieduta dai fantasmi, è una macchina del tempo generatrice di sogni, visioni e identità.
Grazie ad un cast perfetto e al talento registico di Jonathan Demme, quella che rischiava di essere l'ennesima parabola familiare diventa invece un film vivo e pieno di sentimento.
Brillante atto di protesta di un regista costretto al silenzio, il nuovo film di Jafar Panahi oppone alla censura del regime iraniano la vitalità di un cinema capace di sorgere ovunque
Esaltante quinto capitolo della saga che, mentre riflette su Hollywood e i suoi miti, edifica una volta per tutte l’immagine senza tempo di Ethan Hunt/Tom Cruise.
Una dichiarazione programmatica di rinnovamento caratterizzata da un’insolita leggerezza di sguardo e più in generale da una smaccata consapevolezza teorica.