Non è più un paese per eroi: Clint Eastwood prosegue il percorso aperto in "American Sniper" e "Sully" con un'elegia umanista in difesa degli ultimi "buoni", contro le narrazioni incontrollabili del Potere.
Greta Gerwig mette in scena un coraggioso adattamento di un grande classico di Louise May Alcott, scavando tra le righe per lasciar emergere una profonda riflessione sull'autorialità dell'autrice americana nonché sulla propria.
Due ritratti femminili vividi e incisivi sullo sfondo della Russia post-bellica: al suo secondo film Balagov conferma le doti già apprezzabili nell'esordio Tesnota, ma si rivela anche un formidabile artista del colore e della luce
L’opera seconda di Lulu Wang è una dramedy incentrata su un conflitto familiare e culturale, che nonostante le potenzialità della storia autobiografica si mantiene su una base piana e rassicurante.
Celine Sciamma ferma nell'inquadratura i brevi momenti di libertà personale e sentimentale di due donne costrette all'anonimato sociale nella Francia del 1700, in un'intensa unione estetica fra sguardo d'amore e sguardo dell'artista.
Vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria a Cannes 2019, Mati Diop racconta una storia di corpi invisibili e d’amore, unendo la componente sovrannaturale e di genere a un’adesione visiva al reale.
Vincitore della 44esima edizione del Laceno d'oro, l'esordio del regista israeliano Yotam Ben-David è un film che riflette sull'incedere del tempo e la fine dell'innocenza.