Oltre l’immagine elettronica, il controtipo negativo di “Apocalypse Now” è un film che anticipa le logiche del digitale e la scissione iperreale tra l’oggetto e la sua rappresentazione.
Tra giornalismo d’inchiesta, prodotto autoriale e docu-series si moltiplica la presenza del documentario sulle piattaforme OTT; tra le forme disponibili anche il reenacting trauma, visto attraverso il cinema israeliano di Avi Mograbi.
Memoria personale e cinefilia all’ombra del Lockdown, dal supporto fisico allo streaming attraverso il magnifico melodramma d'amor fou girato da Truffaut
Il capolavoro di Alain Resnais e Marguerite Duras è un viaggio audace nelle possibilità potenti ma limitate dell'immagine, residuo prezioso della memoria una volta che il presente è stato consumato.
Ambientato nell’industria cinematografica porno anni Settanta, tra Friedkin e De Palma, l'horror di Gonzalez definisce una fenomenologia dell'oscuro (e del sesso) intorno alle vicissitudini della prima produttrice donna di film hard.
Il metacinema ironico e la docu-fiction antropologica e intimistica del lisbonese Miguel Gomes si incontrano nel caldo sospeso di agosto del suo secondo lungometraggio, disponibile nella Videoteca di MUBI con sottotitoli italiani inediti.