L'omaggio, la sfida, la critica e il remake del film più importante della storia giapponese: Yoji Yamada si confronta con il maestro Yasujiro Ozu, e in "Tokyo Family" racconta i sessant'anni trascorsi dal primo "Viaggio a Tokyo".
Proseguendo nel solco della lezione di Ozu, Yamada chiude la sua trilogia sulla decadenza dei samurai concentrandosi sull’essenzialità della loro condizione umana.
Cinema di possessione schizofrenica, infestato di storie, volti e corpi tutti da raccontare, il film di Spike Lee per Netflix è sbilanciato e prolisso, ma è un ritratto importante di una legione inascoltata che non possiamo ignorare.
Vincitore del Platform Prize a Toronto e distribuito da Netflix, il film del malesiano Wi Ding Ho è un racconto a ritroso dove il senso della perdita riecheggia nelle tre fasi della vita di un uomo: storia in tre episodi dove ogni incontro è già un abbraccio spezzato.
Orgogliosamente ambizioso, manifestamente tarkovskiano, l’esordio del cinese Bi Gan è una fluttuazione cinematografica onirica e vertiginosa che segna la nascita di un autore.
Film svedese dal cuore georgiano, candidato nazionale all'Oscar ma accolto in Georgia da proteste omofobe neofasciste, il film di Levan Akin è un magnifico melodramma d'amore sui corpi e la musica che li muove.
Vincitore assoluto agli Hong Kong Film Awards, ma oggetto di censura e forti discussioni in Cina, il film di Derek Tsang guarda criticamente alle forme di bullismo radicate nel sistema scolastico cinese, attraverso la lente di un affascinante romance giovanile.
Presentato in concorso a Cannes 2019, l’ultimo film nato dallo sguardo prezioso di Jessica Hausner si serve di un contagio invisibile per giocare a psicanalizzare i demoni della mente umana.
Un film Sci-Fi che sembra uscire da un sogno anni ‘50 di famiglia atomica andato a male, trasformato in incubo contemporaneo sulla natura perversa e aliena del mercato immobiliare.
Tra i migliori Miike degli ultimi anni, quello presentato a Cannes 2019 è un compendio cinematografico del suo autore in cui torna il primo amore per la yakuza e un genere reinventato cento film fa.